Il tempo, questo
sconosciuto. I più informati sapranno di certo che la frequenza Shumann ha aumentato il suo ritmo. Il tempo corre
più veloce. Ho pensato che vedere i pandori in bella mostra già ad Ottobre
fosse un modo elegante per distrarre un po’ tutti velando l’accelerazione
impetuosa del tempo.
Ma cos’è il tempo?
Beh, a questa come a tante altre domande semplici la scienza non è in grado di
dare una spiegazione omogenea. C’è chi dice c’è chi teorizza c’è chi
fantastica. Ma in buona sostanza nessuno ci dice cosa sia il tempo.
A questa domanda gli
antichi filosofi e i mistici di ogni epoca hanno dato invece una risposta
oggettiva: il tempo è una percezione…
Ergo, il tempo non
esiste. Tutto quel che era e che sarà in verità è presente contemporaneamente
nello stesso istante. Siete confusi? È normale. I nostri schemi mentali sono
rigidi e destrutturare le “certezze” è atto da eroi. Siamo noi degli eroi? Forse
qualcuno, ma non tutti lo siamo, purtroppo. Infatti gongoliamo sperduti in
meandri di opportunità e spazi che ci toccano e noi neanche ce ne accorgiamo…e
il tempo passa.
Immaginate un cerchio
disegnato su un foglio. Immaginate che
ogni puntino contenuto dal nostro cerchio sia una possibilità di esperienza
nella vita reale. Segnate due puntini all’interno del cerchio e tracciate una
retta che li congiunga. Ecco, questo è il tempo.
Una restrizione delle
opportunità fra infinite opportunità. Una selezione determinata rispetto ad un
tutto indeterminato. È il limite che differenzia noi e la nostra esperienza da
un’infinità di possibili esperienze. Quel
limite contiene tutto il nostro bagaglio. Il Bagaglio scelto per esplorare l’esperienza
terrena che ci potrà fare evolvere come
anime.
Nascere in un luogo
specifico in un anno specifico e in una specifica condizione è esattamente il
parallelo dell’archetipo del tempo. il concetto di tempo o limite o restrizione induce a differenziare le mie caratteristiche da tutte
le altre concepite dal creato. Siamo uomini o donne? Un uomo vive il suo limite
differenziandosi dal corpo dalla donna, per esempio. Così come un nato nell’ottocento
vive il suo limite non vivendo in altre epoche. L’insieme di esperienze che l’anima decide di
esplorare costituiscono il concetto arbitrario del tempo che la nostra mente
manifesta come un trascorre di qualcosa, di indefinibile.
La Terra gira allo
stesso modo da sempre. Nulla cambia nel suo moto. Eppure le esperienze terrene
variano, si ribaltano, si modificano. All’interno di un tutto fisso si srotola
un’infinita possibilità di esperienze. Le anime che vivono le esperienze in
questa dimensione possono essere ancorate al loro tempo personale, a prescindere dal
tempo percepito dal maggior parte delle
anime contemporaneamente presenti. Ciò dipende dal grado di evoluzione dell’anima. Un’anima
rigida può ancorarsi a schemi obsoleti di epoche antiche. Un’anima evoluta può manifestare
le esperienze future, dunque essere un’anticipatrice di eventi. E così via. Sembra
proprio che ognuna viva in un suo tempo personale.
Ritenere che ci siano
delle anime che vivano il loro tempo specifico a prescindere del tempo
percepito dalla maggioranza di anime è un po’ azzardato ma facilmente
dimostrato.
Stiamo facendo l’esperienza
del ventunesimo secolo. Le frontiere della globalizzazione e dello spazio si
sono aperte. La conoscenza si diffonde in maniera veloce e completa, a tutti i
livelli. Le opportunità appaiono
chiaramente diverse rispetto a chi viveva in secoli precedenti. Ma…
Ho partecipato ad un
esperimento sociale. Anzi, l’esperimento sociale e il ruolo di protagonisti ci
è stato imposto da chissà quale misteriosa forza dell’Universo. Ho introdotto
la rubrichetta settimanale dell’oroscopo in un certo contesto social locale che
trova l’oggetto del suo condividere nel pubblicare foto e immagini delle
bellezze della città. Si condividono eventi, date, annunci. Insomma, un
contenitore aperto alla comunità.
L’oroscopo all’interno
del gruppo, redatto da un paesano che in giro è operativo e conosciuto, oltre
che preparato per detta degli altri, è sembrata un’idea divertente e in linea
con lo spirito creativo e ludico del gruppo. Così è stato. Tutti divertiti a
curiosar fra le rime dell’oroscopo. Ma…
Una percentuale minima,
ma esistente, ha posto il tema “chiesa” oroscopo, aggiungendo frasi del tipo “male
all’anima”. Ripeto per i più sensibili: solo pochissime persone. Ma esistenti.
Un’altra signora,
sostenendo di avere la verità – giuro! – contestava la scelta e, probabilmente,
una bruciacchiata me l’avrebbe data. In rispetto
alla mia comunità ripeto che parlo di pochissime anime. Ma esistenti.
Certo, a
questo punto molti di voi mi diranno: maddai!
Dovevi chiedere qual è l’ultimo libro che
hanno letto. Tutto ciò è solo frutto di una radicale quanto minifesta
ignoranza. Non conoscono. Poco più che animali. Ecc..ecc..E per chi si
manifestava ateo collegando ciò per chissà quali meandri alla sua riluttanza verso
gli astri e la spiritualità avrei dovuto
chiedere se avesse mai sentito parlare di Jung o della fisica quantistica. Certo.
Ho coscienza di ciò. Ma l’esempio è perfetto per esplorare la natura percettiva
del tempo.
Gli ufo e la fisica
quantistica, la filosofia, la metafisica e i grandi artisti, niente. I grandi
pensatori la mistica e le massonerie. Nulla. Nulla ha scomposto il vincolo del
tempo privato di quelle anime. Erano presenti al rogo di Giordano Bruno, e lì
si son fermate. Il loro tempo è frenato. Altre esperienze in altre vite terrene
probabilmente le sbloccheranno consentendo loro di vedere altro. Che non vuol
dire vedere il “giusto”, ma “altro”. Cos’è in fondo giusto o sbagliato?
L’esperienza che ho
vissuto insieme agli amministratori del gruppo è stata eccezionale. Veder due
mondi che si distaccano l’uno dall’altro. E vedere il mondo di chi vive un
tempo ormai morto strillare forte, come animale intrappola che non vuole morire.
Pochi pochissimi, ma
esistenti.
Gli altri utenti, a frotte, divertiti e curiosi con lo sguardo in
avanti. Chi ci crede e chi non ci crede, ma divertiti e con lo sguardo in
avanti. E nessun Ponzio Pilato si è lavato le mani.
Tempi diversi in
esperienze contemporanee. Questo è l’archetipo del tempo che si manifesta. Il tempo
è una percezione. C’è ancora in giro chi appiccava i falò. Ma la maggioranza di
anime vola già altrove, e intorno ai falò organizza le feste e brinda col vino.
Superare il tempo in
cui orbitiamo è atto da eroi. Vi faccio un esempio per capirci. Userò simboli
per essere immediato. Il concetto del tempo è associato a Cronos, Saturno. Chi si
occupa di astrologia o chi semplicemente ne è incuriosito conoscerà la fama del
vecchio Saturno. Il Limite. La pietra. La destrutturazione. Il nero. Saturno scardina i concetti certi e
muta la realtà. Rompendo, se serve. Avete capito adesso?
Per superare il passo
del tempo la coscienza superiore ha
generato un fenomeno dirompente e nefasto come Saturno. Per andare oltre
bisogna rompere. Rompere vuol dire dolore. Dolore indica sacrificio. Il sacrificio
pretende desiderio e costanza per raggiungere la mete. Chi si sacrificherebbe
per qualcosa che non vuole? Quindi per superare il tempo servono desiderio e
voglia di andare oltre lo schema, “rompendolo”.
Quanti sono in grado di fare ciò? O meglio, in quanti sono in grado di
farlo con una sola “passeggiata” in questa dimensione? Quante volte dobbiam
ritornare per renderci conto di alcune opportunità?
Qualcuno tornerà tante
volte, altri un po’ di meno, a seconda del grado di evoluzione dell’anima. I mistici
hanno sempre parlato di anime giovani e anime anziane. Ed è per questo che un
giovanotto può esser molto più maturo di un anziano. Proprio perché il
giovanotto potrebbe essere un’anima più antica, quindi più saggia e cosciente.
Il tempo è una
percezione. Vivere in continua ricerca e in continua sperimentazione è l’unica
strada che porta in avanti.
Questa è la strada degli Eroi. E non ce ne sono
altre…Chi si ferma è perduto.