Una nuova visione dello Zodiaco
C’è un settimo Asse, che in realtà più che un asse è una
condensazione, una sfera. Questa sfera è al centro della Ruota dello Zodiaco e
riceve le energie creatrici tramutandole in esperienza. Questa sfera, simbolica
della
Terra,
siamo noi, i ricettori delle energie e i trasformatori delle
stesse.
I percettori.
Questo indica che il percorso terreno del desiderio di Dio, cioè ognuno di noi, è
un seme che sboccerà in un modo o in un altro, seguendo il ritmo delle energie
natali. Si maturerà, in un modo o in un altro, arricchendosi dell’esperienza
stessa.
Libero di espandersi al massimo o restringersi e logorarsi. Qualunque cosa faccia quel desiderio comunque avrà espresso un frammento di Dio. Dappertutto c'è Dio*. Ogni percorso è il suo percorso. Tutto è sensato in quanto tutto è in Lui.
(* al posto di "dio" metteteci la parola che più vi affascina)
Le chiese chiamano ciò libero arbitrio.
Nonostante il progetto e l’esperienza siano già preordinata (essenzialmente: creare, fare esperienza...),
saremo noi, in piena libertà, in piena autonomia, padroni delle nostre
energie, a tracciare l’intensità del percorso che è stato scelto per agevolare la nostra
evoluzione.
Ci è stata affidata una macchina con delle caratteristiche e
delle potenzialità precise. La macchina reca con sé la mappa del viaggio da
intraprendere. Sta a noi, i piloti, sfruttare al massimo le caratteristiche
della vettura e centrare il bersaglio della mappa. Ma, girando di qua e di là,
ci si può perdere, ci si può ritrovare, si può arrivare per vie diverse, si può
invertire la rotta.
Il libero arbitrio è l’elemento fondamentale del nostro
percorso terreno. Siamo noi gli artefici delle nostre fortune. E, come detto in
precedenza, da ciò si capisce perché con un tema natale simile qualcuno diventa
Papa, qualcun altro resta un contadino.
Il segreto sta nella rispondenza: la capacità di vibrare alla stessa frequenza delle energie che ci qualificano.
Porvi dei paletti scompensa la vibrazione e ci manda in disarmonia coll'Universo. Allo stesso modo l'Universo intero subirà la nostra dissonanza.
Per fortuna tutto si compensa. E se da un lato si creerà il male, dall'altra parte nascerà il bene. E se oggi c'è tanto male domani di certo ci sarà tanto bene. Così come c'è il profugo e c'è il miliardario; il missionario e l'imprenditore.
Tutto è armonia e perfezione.
E noi siamo la massima espressione dell'armonia e della perfezione (ricordarcelo, di tanto in tanto, ci rende "individui" e ci allontana dalla "massa")