Astrologia intuitiva
In natura tutto si trasforma. Tutto si evolve da uno stadio
ad un altro consentendo il divenire della vita.
Solve et coagula, dicono gli alchimisti. La struttura che nasce
dalla dissoluzione, come il respiro: dentro e fuori, inspiro, espiro. Come il
cuore: tot, toc, sistole e diastole.
Tutto è movimento, nulla è statico.
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Trasformazione |
Questo pulsare è da attribuire alla natura stessa della
nostra esistenza: tutto pulsa, si muove, si trasforma. Basta guardare la razza umana
nei millenni, o le filosofie, le religioni, la scienza, il linguaggio, i
rapporti umani. Anche l’Astrologia, dunque, subisce le sue trasformazioni.
Gli astri sono natura viva ed espressione dei
sensi che sognano - proiettando e creando la nostra dimensione. Un classico
esempio di trasformazione è il percorso stesso dall'Astrologia, da Tolomeo ad
oggi.
Adesso, ora, in questo momento, la mia conoscenza, la mia
sintesi e le mie percezioni possono servire a chiunque come spunto di riflessione
per osare e provare ad indagare oltre. Libero da schemi fissi e tramandati dagli Astrologi
“fermi”. Essi conoscono quel che già è stato indagato, nient’altro.
Conosco scuole ed esperti in materia conoscitori di tutti i movimenti delle sfere celesti - dai pianeti alle stelle fisse, dalle
triplicità a quant'altro - ma nessuno di essi osa guardare lassù con gli occhi di un
vivente del ventunesimo secolo. Si ostinano ad adeguare gli argomenti tradizionali a qualsiasi evento reale, con linguaggio forbito. Continuano ad “emanare” oroscopi della buonora, in
malafede o ignari, affabulando il popolino, dimenticando che è impossibile
generalizzare sulla specialità e l’irripetibilità
di ogni singolo essere umano.
Costoro, sovente, concordano nell'attribuire a Marte il
seggio della prima casa astrologica.
Condivisibile, certo. Ma limitante.
Il presupposto del “taglio” del cordone ombelicale ha fatto
trasalire di gioia tali studiosi: associare il “taglio” a Marte è una conferma
degna e convincente - dunque sarebbero inutili ulteriori indagini?
Ma la verità è che ognuno di noi
nasce con caratteristiche diverse, spesso assimilabili, ma diverse; invece
tutti abbiamo “subito” il taglio del cordone ombelicale, allo stesso modo.
Può ciò, da solo, dare caratterizzazione specifica alla
prima casa, casa di importanza notevole?
A mio modesto parere quel taglio è insufficiente.
Anche l’associazione di
Marte alla
prima casa - considerata in riferimento ai primissimi mesi di
vita, periodo dell’istinto allo stato puro - a mio giudizio, langue. Osservate
un adolescente, con gli ormoni “scientificamente” a mille, e ditemi se lì non c’è
Marte (
altro che i primissimi mesi di vita!)
Dunque, è proprio la metodologia dell’approccio moderno che
mi appare fragile. Noto più una somma di informazioni che una consapevolezza
reale.
Un musicista talentuoso non è quello che conosce tutta la storia della
musica o tutte le opere suonate, ma è colui che sublima il senso della musica:
lo trapassa, vibrando alla stessa frequenza. Ne coglie la luce, il cuore, il
battito.
Le sovrastrutture servono per le biblioteche: sono
soprammobili.
L’astrologo non è chi ha confrontato cento, mille o
diecimila temi natali. L’astrologo è chi ha empatia col simbolo: con l’Archetipo.
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Remember di oiraM iD (2007) |
Non si è astrologi se non c’è percettività.
Non si è astrologi se non si conoscono i Tarocchi: gli
Arcani Maggiori, gli Arcani Minori.
Non c’è astrologo se non si avverano le predisposizioni percepite dall'indagine svolta.
Non si è astrologi se non si è passato tantissimo tempo a contemplare
lo schema de “L’Albero della Vita”.
E, soprattutto, non si è astrologi se non si
stupisce la gente, incutendo quel timore ancestrale tipico del mago, che si
traduce in rispetto per l’Arte dell'Anima e del Sublime.
Conoscere è importante, sperimentare lo è di più.