LA REGIONE DEGLI ARCHETIPI

" Non posso fare a meno di considerare la reazione che comincia a manifestarsi in Occidente contro l'intelletto... in favore dell'intuizione, come un segno di progresso culturale, un ampliamento della coscienza oltre i limiti angusti posti da un intelletto tirannico".

C.G. JUNG

venerdì 18 settembre 2015

Oltre la tradizione Astrologica

Cercare conferme


Mi soffermo un attimo sulla descrizione delle case astrologiche, nate dal presupposto che l’orbita di 360 gradi della Terra intorno al Sole fosse divisibile in dodici sezioni di trenta gradi ciascuna, avente come origine il punto dell’equinozio di primavera, il 21 Marzo. In quel momento dell’anno avviene il “risveglio” della Terra e quindi, porre l’inizio delle dodici sezioni proprio lì, ha un senso logico condivisibile. Ad ognuna di queste porzioni di 30 gradi sono state attribuite “caratteristiche” particolari, congruenti alla qualità climatica, vegetativa e alla quantità di luce tipiche del periodo/mese di riferimento.

Quindi, un Leone splendente e pieno di vitalità ben venga ad Agosto e uno Scorpione sensibile, nero e scrutatore degli abissi, è ben collocato a Novembre.


Ricercare - Indagare


Fin qui son tutti d’accordo, gli approfondimenti sono doverosi, ma il senso è stato chiaramente espresso.
Il punto focale è come mai ci siano dodici porzioni, dodici energie, e non ventiquattro, per esempio, otto, o trentasei, o sei ecc…tutti “numeri” divisibili per 360 (il totale dei gradi dell’orbita della Terra).  Il dodici non ha riscontri evidenti in natura, come il dieci per esempio, o come tutta una serie di numeri esoterici più o meno caratterizzati: il tre, il sette, il quattro e così via. Dunque, come mai dodici porzioni?

Alcuni ipotizzano che le costellazioni a perimetro della nostra circonferenza virtuale (l’orbita) sono dodici - ma il dato è tutt'altro che matematico o tangibile: è archetipico. In realtà molti sostengono la presenza di altre costellazioni lungo l’orbita terrestre, tanto da inserirle nei loro Oroscopi (Ofiuco…Serpentario). L’evidenza spiega inoltre come, oltre alla presenza di altri ammassi stellari, ci siano alcune delle costellazioni principali che si sviluppano sopra o sotto il piano immaginario della circonferenza tracciata dalla Terra. Alcune sono più grandi, altre più piccole.

Insomma questo dodici è poco chiaro, dal mio punto di vista. Di certo c’è qualcos'altro che lo giustifica. In quanto confermo la mia predisposizione ad accettare il dato come “archetipico”: esatto per emanazione diretta della nostra coscienza, anche se “inspiegato” a causa dei limiti e della lentezza della materia/umana (il grezzo da mondare).

Non dimentichiamo che nella mitologia e nelle religioni il “dodici” è un numero determinante - in analogia perfetta con i Segni Zodiacali. Ma, nonostante ciò, il perché rimane “nebuloso”.

Anche considerare i cicli della Luna, che per circa dodici volte compie il suo giro intorno alla Terra, da un equinozio al suo ricongiungimento, sembra forzata. Il numero dei giorni non sono precisi, difettano e, d'altronde, l'anno dovrebbe essere considerato e suddiviso coi tempi propri della Luna, invece i tempi li detta il Sole attraversando virtualmente le famose dodici costellazioni che cinturano la volta celeste (anche se oggi sappiamo che dodici non sono!).

È anche evidente che se il dato "dodici" è esatto in Archetipo, molte saranno le “coincidenze” manifeste. 
Ma, la coincidenza - che è meglio definire “eco frattale” dell’archetipo - non è il dato in sé stesso, è solo una conseguenza del “dato archetipico”: vero in quanto vero.