LA REGIONE DEGLI ARCHETIPI

" Non posso fare a meno di considerare la reazione che comincia a manifestarsi in Occidente contro l'intelletto... in favore dell'intuizione, come un segno di progresso culturale, un ampliamento della coscienza oltre i limiti angusti posti da un intelletto tirannico".

C.G. JUNG

Asse Seconda e Ottava Casa

Marte: l’attività.


Dopo aver scoperchiato i doni selezionati per questa vita, quindi la prima casa, e dopo aver visto la loro espressione manifesta, in settima casa, passiamo all'asse seconda/ottava
Il nutrimento, cosa prendo e cosa lascio, dice la tradizione. Ma, l’asse seconda/ottava si scompensa per l’eccessivo peso che si dà all'ottava: la casa della morte. Sede archetipica dello Scorpione, domicilio storico di Marte. 
In realtà, in quest’asse, io ci vedo la qualità dell’energia che seleziona i doni della prima casa.

Dal magazzino carico di doni seleziono il mio: lo scelgo, lo prendo.


Se mi trovo in un colorificio mi ritrovo in un ambiente pieno di colori. La seconda casa esprime l’atto di selezionare un colore specifico (una tonalità) fra i tanti del colorificio. Si dà energia al dono scelto per questa vita.  Nell'ottava si esprimerà l’energia utilizzata e manifestata all'esterno.

Un ascendente Bilancia, (per l'esempio del post precedente), che avesse un’asse seconda ottava fra Scorpione e Toro, sarà un tipo mentale (Bilancia) che esprimerà con leadership (Ariete in settima) la qualità più profonda e nascosta dei doni ricevuti (Scorpione in seconda), manifestando lentezza nei cambiamenti manifesti, ma determinazioni nelle scelte intraprese (Toro in ottava).

L’asse seconda ottava, l’asse considerato dell’economia, del possesso, del potere, ben si sposa con la mia analisi. Porre Marte a capo del seggio di quest’asse è un atto quasi obbligato.


Marte: reggente del Segno dell'Ariete e, con Plutone, reggente dello Scorpione.
Tradizionalmente associato alla Casa Prima e alla Casa Otto.
La sua energia impetuosa e vincente si sposa perfettamente con l'Asse Seconda/Ottava, ove esprime il ruolo di "selezionatore del dono" che portiamo in questa dimensione:  Marte è il suo attivatore. 


Archetipico di questa posizione, la seconda, è il segno del Toro con la sua Venere. 

Ricordo che i segni sono sfumature delle energie dei pianeti dominanti, non sono il pianeta stesso 

E, nel Toro, la commistione fra Venere e Marte (signore della casa per il "nuovo metodo di indagine") si evidenzia (usando il metodo tanto amato delle "comparazioni") con i tanti nativi del segno fisicamente prestanti, lottatori, belli, sportivi. Credo che i Toro abbiano un record, condiviso con lo Scorpione, per numero di atleti famosi, nati, o ascendenti o carichi di pianeti, nel segno. 
Se Venere rappresenta la ricerca del completamento; completarsi (fondersi) nel corpo/materia (Toro) non può che suggerire la presenza di Marte in quest’asse (l'attrazione Venere Marte è indiscutibile). Il senso di possesso, l’ego dell’ottava casa e la sua eccentricità, completano e danno maggiore sostanza alla "novità" di porre Marte nel Trono dell'asse seconda ottava... La mia tesi è in armonia anche con la tradizione, che pone Marte come dominatore dello Scorpione - segno zodiacale archetipico dell’ottava casa.

Asse seconda ottava: dare energia ai doni, prendere. Possesso, potere, ego, dominio. Succhiare, nutrirsi. Come esco dall'anonimato: trasformazione.

E ben venga l’idea tradizionale di economia. "Prendere"  e "possesso" sono termini abbastanza “economici”.


Una riflessione importante la si deve fare sul concetto di Toro come archetipo tradizionale della seconda casa. È evidente che, anche in questo caso, la Venere che abita in Toro è attenuata - e condivisa - da Marte (signore dell'asse seconda ottava per il nuovo metodo di indagine). Il Toro è forte, deciso, possiede, vuole. Chi più di Marte e Venere possono esprimere tali qualità? Ma la riflessione è ben diversa. In Toro la tradizione debilita Marte. Non mi soffermo a valutare se ciò è un errore o no - avendo già sottolineato l’inesistenza delle lesioni, delle esaltazioni o delle cadute - ma, questo dato, suggerisce una certa consapevolezza archetipica che ci indica cautela nell'attivazione dei doni ricevuti ed espressi in prima casa. Cautela, lentezza, senza sperimentazioni o impeti o mentalismi. Solo metodo, fermezza e decisione. Ostacoli, per Marte - il furioso -, ma necessari per una crescita sana, omogenea. 
Con energia sana e costante, anche lenta, si seleziona con più senso il dono giusto da manifestare in esterno.

Infatti, la manifestazione massima dell’attività e dell’ego di Marte, ben vengano a livello esteriore, in ottava casa ( la fase dell'espirazione/manifestazione dell'energia che ci qualifica), in Scorpione, il lottatore, colui che dà forza ai doni espressi dalla Bilancia (l’armonia e la mediazione) con i talenti propri del combattente, dell’ipnotico, del vincente. Lo Scorpione, per sua indole, usa le arti della Bilancia nella consapevolezza di essere l’ultimo lottatore contro il nemico. Quindi le affina, come un cieco affina l’udito.


Tutto è sensato. E sarebbe splendido continuare con gli esempi. Un Capricorno in settima con un Acquario in ottava indicano un espressione dura, arrivista, concreta, che esalta l’ascolto, la capacità di condivisione e l’originalità. Immaginate, per esempio, un insegnante severo che stupisce gli allievi col suo modo di fare eccentrico, non convenzionale. I doni portati in esterno dal severo Capricorno, in settima, attivati dall'energia dell’Acquario, in ottava, spiegano l’atteggiamento non convenzionale di alcuni soggetti prevalentemente seri e concreti.

Marte dunque presiede l’asse seconda ottava, e se in Toro Venere con l’influsso di Marte diventa fisico e conquista, nello Scorpione, lo stesso Marte, si eleva da sé stesso e diventa un combattente intelligente, un sadico o uno stratega: il mago, il trasformatore della materia (non a caso oggi si attribuisce anche a Plutone la reggenza dell’ottava casa).

Essendo energia di comando e selezione (Marte) i Toro e gli Scorpioni - e comunque l’asse seconda ottava -, indicano anche le caratteristiche del talento (capacità di creare) e vocali (capacità di comando) di un soggetto. Una simbologia analoga la troviamo nello studio del quinto Chakra, Vishuddha, che trova nella gola la sua posizione e simboleggia il connubio "Marte e Giove" - in un generico ordinamento per analogie archetipiche.

Marte è un signore di notevole importanza. Giustifico la tradizione per averlo da sempre piazzato in prima casa. D'altronde, nell'era precedente, l’Ariete – durante la quale il dominio di un popolo sull'altro ha caratterizzato gli eventi e i "migliori" erano i combattenti, capaci di armonizzare e dettare il comando - in quel momento storico porre il dio del dominio come “dono supremo ricevibile” era alquanto sensato. Dunque è comprensibile che la tradizione dia tale enfasi a Marte, ponendolo addirittura nella casa dell’Ascendente – che oggi confutiamo con Giove –



Marte: lo spirito che prende la sua direzione.
Simbolico del numero cinque: la lotta per il superamento della stasi.
Collabora con Giove per selezionare la qualità di "anima" da trasferire in questa dimensione: grazie al suo intervento si genera il Sole.
Collabora col Dio Supremo e Inarrivabile per dare vita al "desiderio iniziale" che ci genera .


Non è secondario ricordare che: lo stesso "desiderio iniziale" - il pensiero di Dio (ma quello superiore, il numero “uno”) che si trasforma in uomo - per originarsi si nutre della forza di Marte. Grazie a lui qualsiasi cosa ha inizio. Quindi, il signore della fattività, agisce nell'attivare il desiderio primordiale che ci ha generati (in un livello per noi impercepibile)  poi ne seleziona le qualità: le specifica attivandole (asse seconda ottava)

Per visualizzare meglio la scena immaginate che Saturno crei il progetto, Marte lo attivi, lo difenda dalle contaminazioni (asse seconda ottava) e lo  trasferisca a Mercurio che lo perfeziona e lo comunica alla nostra esperienza (asse quinta/undicesima), coi mezzi propri di questa dimensione. *Abbiamo visualizzato il lato sinistro dell'Albero della Vita...