La Luna: l’esperienza.
Il cammino del desiderio giunge al completamento.
Potremmo
così riassumerlo: un tipo di desiderio di Dio (primo asse) si attiva (secondo), si cristallizza (terzo), si
incarna nella materia (quarto), la domina (quinto) e ne vive
l’esperienza (sesto).
In questa casa la tradizione ci vede il nostro potenziale
lavoro, la salute e, in dodicesima, le zone d’ombra, le chiusure, gli esili,
l’occulto. I rettori classici sono
Mercurio per la sesta, archetipica del segno
della
Vergine, e
Giove, o
Nettuno, per la dodicesima, archetipica del segno dei
Pesci.
In quest’asse io ci leggo la mappa del percorso di vita di
un soggetto: chi diventa e cosa farà.
Trovo che la Luna sia la perfetta dominatrice
della casa della “personalità” o dell’adeguamento - la casa simbolica del
carattere. Manifesta gli eventi cangianti nel corso di una vita - Vita mutevole, predisposta ad eventi o "cambiamenti" in funzione dell'adeguarsi al mondo circostante. Vita mutevole, come la Luna (pur rimanendo sempre sé stessa).
Così, anche noi, forti dei nostri doni e delle nostre
potenzialità, attraversando la vita ne facciamo esperienza, in un modo o in un
altro, e, questa esperienza, ci formerà dentro e si trasmetterà all'esterno, in un
modo preciso. Ed è nell'asse sesta dodicesima che troviamo questa traccia.
Come assimilo le mie qualità (mi adeguo/carattere) e come le manifesto (esperienze reali/eventi): come sarà
la mia vita... È l'asse del futuro.
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Luna: reggente del Segno del Cancro. Tradizionalmente Signora della Quarta Casa. Le caratteristiche mutevoli e di adeguamento, e le sue caratteristiche occulte - da ponte fra corpo e spirito - la configurano perfettamente nell'Asse Sesta e Dodicesima: l'adeguamento, l'esperienza. |
Chi, in dodicesima, ci vede i luoghi chiusi e i momenti bui, non si rende conto che
tali eventi sono connaturati al
nostro percorso di vita. Chiunque può avere momenti di alti e momenti di bassi,
momenti durante i quali l’energia sembra essere scomparsa. Così è la vita.
Ma di solito è proprio chi
ha pianeti in dodicesima che esprime destini eccezionali (questo è
uno dei dati confermati da tutti gli astrologi).
Volete sapere con che cosa avrà a che fare un soggetto o come
esprimerà sé stesso quotidianamente? Osservate l’asse sesta dodicesima: la
mappa della vita. Il nostro pane quotidiano.
E, se si considera la salute in
sesta, è proprio perché la vita - l’esperienza che ne trarremo, con i suoi picchi
di massima e i suoi declini improvvisi - la vita, dunque, è scritta lì, in
sesta, con i suoi "blocchi"/malattie e "potenzialità"/vocazione/lavoro... Ed è in dodicesima che decifreremo quello che la vita ci porterà come
esperienza esterna (eventi/superamenti) - sopra l’orizzonte dello Zodiaco.
Una Vergine in sesta, nonostante il suo Mercurio - simbolo di vitalità - si trova ad essere riflessiva, profonda, spirituale,
quasi ferma, grazie alla presenza della Luna: l’introspezione, l’analisi,
l’acqua che assorbe e conosce.
Nettuno e Giove, presenti in Pesci, in dodicesima,
rappresentano l’espansione e la dissoluzione del desiderio iniziale. Quasi un
atto di sacrificio, di consumazione di sé per usura dei propri mezzi. Ma la
dissoluzione è contenuta dalla presenza della Luna, che garantisce l’unicità del
sacrificio della vita. Atto di un singolo riflesso di Dio: non di una
generazione o di un concetto, ma di un riflesso di Dio, un suo desiderio unico.
La Luna limita il gigantismo nettuniano e gioviano, portando, per così dire, i piedi per terra. Si tratta sempre di un’esperienza umana,
dunque, che ci sia Nettuno o Giove, il cancello del reale si arricchirà di
spirito ma non verrà oltrepassato: si è sempre su questa Terra.
Ed è proprio in
dodicesima che la presenza di tanti pianeti offre destini meravigliosi, fuori dall'ordinario:
Luna, Giove e Nettuno a connaturarne l'essenza… Altro che chiusura
e sfortuna!
La Luna è l’immagine di noi - le nostre qualità che si
manifestano con le caratteristiche adeguate (armonizzate analizzando il contesto) a questa esistenza terrena. Le nostre
forze si adeguano all'Universo. - Attraverso la presenza dell’Universo, esterno da me, le
mie forze, che impareranno ad adeguarsi, compiranno il viaggio e creeranno gli eventi necessari
all'esaudirsi del desiderio iniziale di Dio (l’uomo realizzato/corpo e spirito congiunti).
Un
Cancro in sesta e un
Capricorno in dodicesima - per esempio - rappresenteranno un’esperienza di vita che in radice (fase di inspirazione delle energie) impara la sensibilità, l’empatia
e l’amore per il comodo, in esterno (fase di espirazione delle energie) si manifesta come un’esperienza (una vita) ricca di eventi
severi, che trasformano l’empatia in dominio o dolore. Come se si
fosse capaci di approfittare delle debolezze degli altri, per gestirle - o per
farle proprie, e soffrirne. Per estremizzare e rendere meglio il concetto aggiungo che un Vate, un Filosofo, un Guru, un Mago, un Religioso, potrebbero essere ben
piazzati nel nostro esempio. La tradizione direbbe che un Cancro in sesta indica un commesso o un negoziante, incostante con le bollette e con un bel negozio. Un Capricorno in dodicesima indicherebbe un destino di solitudine, duro, forse con qualche perdita cara. Tutto ciò è molto limitante, ma lo prendiamo come esempio solo per dire che i soggetti con tale configurazione (Cancro in sesta e Capricorno in dodicesima), catalogati ed etichettati come detto in precedenza, se hanno vissuto tali esperienze è solo perché erano
lontani dal loro percorso originale: dare concretizzazione alle emozioni (Cancro/Capricorno).
Se non si emana la "
certezza delle sensazioni/percezioni" (studioso, Vate, Guru, ecc...
- Cancro Capricorno come da esempio - ), le emozioni imploderanno in noi. Un venditore d'arte, uno scrittore, per esempio, configurerebbero altrettanto bene tale posizione. Ma un soggetto che si allontana troppo da tale energia, la subirà - scoprendo la durezza del Capricorno e l'inquietudine del Cancro.
Il concetto di lavoro, in sesta, lo giustifico e lo condivido, ma più che lavoro direi “vocazione” - essere portati a fare questo piuttosto che quello.
L’irradiazione del
Sole in
terza casa, in sesta,
diventando
Luna –
[(ulteriore riflesso del Sole/anima - dall'individuo passiamo alla persona/Luna - Luna il carattere, l'adeguamento - la mutevolezza nella
staticità dell’essere)] - non fa altro che
manifestare
il desiderio (prima casa) con i connotati unici e indispensabili
(terza casa) adeguato (armonizzato per analisi e comprensione del circostante) a questo pianeta (sesta casa).
Il Sole deve diventare Luna per agire in questa dimensione.
Quindi, il desiderio che nasce (Sole/anima), diventa vita e storia e
immagine di sé stesso, adeguandosi all'universo (Luna/personalità/carattere/adeguamento), proprio nell'asse sesta dodicesima.
La Luna, si sa, è affabulante, melanconica, splendente,
mancante, illude la vista, schiarisce la notte…inganna, svela. Nasce e muore, di continuo.
Come fin
qui si è notato, la mutevolezza della Luna e la simbologia dell’asse sesta dodicesima
si sposano perfettamente - (l’esperienza del percorso, il manifesto e gli
inganni, le dritte e le storte vicissitudini; essenzialmente “la mutevolezza” in funzione
dell’adeguamento).
La nostra capacità di mutare, pur rimanendo noi stessi
(fedeli al nostro Sole), ci arricchisce di esperienze che, a loro volta, arricchiscono
le nostre qualità in radice.
Portiamo a
nutrimento di noi stessi le nostre esperienze terrene.
Ci eleviamo grazie alla vita/esperienza che conduciamo.
In alternativa - se l'individuo rinuncia all'analisi e all'adeguamento (fusione?) "personali" con il circostante -, non daremo luce e stimoli ai nostri doni, conducendo vite mediocri e vuote, che renderanno sempre più rigide e inefficaci
le nostre qualità natali. Tanto da subirle come esperienze manifeste, negative.