LA REGIONE DEGLI ARCHETIPI

" Non posso fare a meno di considerare la reazione che comincia a manifestarsi in Occidente contro l'intelletto... in favore dell'intuizione, come un segno di progresso culturale, un ampliamento della coscienza oltre i limiti angusti posti da un intelletto tirannico".

C.G. JUNG

giovedì 31 dicembre 2015

Maschile e Femminile


Sembra quasi di essere ritornati ai tempi dei Pagani, oppure ad un nuovo Panteismo nato dalle ceneri di storie arcaiche e miti da chissà chi tramandati.
Il nostro Dio, moderno e tanto acclamato, che così tanto fa parlare di sé nelle cronache, è stato da me ridotto dapprima ad un Dio fallibile e incompleto, dopo ad una serie di figurine di super eroi che tutte insieme costituiscono un piccolo plotone, con generali, guerrieri, medici ed intrattenitori al servizio del capo. E noi siamo solo un tipo di reparto specializzato di questo piccolo plotone.



Dare forme umane alle emanazioni del Dio Inafferrabile  facilita l'impresa a qualsiasi mente si voglia avvicinare a tali piani della conoscenza/coscienza. Immaginare la grazia del Paradiso come se fosse quel buontempone di Giove - il più grande di tutti - o immaginare la cacciata dal Paradiso come fosse quel furioso di Marte - che taglia il superfluo per caricare di energia l'utile - o considerare e visualizzare la sintesi fra la grazia e l'energia, Giove e Marte, come la bellezza assoluta percepibile, l'equilibrio, il prodotto perfetto: il Sole ... e potrei continuare con gli esempi, ma è chiaro che questo modo di  visualizzare facilita e stuzzica l'intuizione.




Probabilmente un tempo sarebbe stata eresia ma adesso mi pare corretto considerare Saturno la personificazione o l'idealizzazione di IAVE, il Dio del vecchio testamento, che pone limiti pur donando perfezione.
Ma se Saturno, o IAVE, è la terza emanazione, il terzo grado del Dio Inafferrabile, ritorna evidente l'idea di Dio come soggetto/entità in evoluzione. Il tre, risalendo, tende al due che tenderà all'uno. L'uno è l'origine del tutto. La terza emanazione, Saturno/IAVE, è un Livello inferiore - indispensabile per giungere al risultato finale.

Dio per giungere a noi si DISidentifica per REidentificarsi in noi. Come un battito. Implode ed esplode. Si scompone per ricomporsi nella materia.

Tutte le volte che Adamo, Eva o Caino disobbediscono a IAVE, sottolineano la quinta emanazione, Marte - la selezione, che tende ad identificare l'uomo donandogli dignità individuale. L'uomo lascia le calde braccia di Iave, osa e sperimenta sé stesso. Adesso è individualizzato - e siamo nella sesta emanazione, il Sole: l'anima.

Se IAVE coincide con Saturno, consentitemi di identificare il Sole con Gesù. il Figlio di Dio, la "sua creatura"... Potrei osare di più parlando di un padre, Giove, e una madre, Marte. Oddio! che ho detto! ebbene sì, Marte è pura energia Femminile: creatrice, trasformatrice.
La mascolinità e la femminilità sono concetti umani. La femminilità di Marte, in questo caso, è da considerarsi come l'energia necessaria per attivare il seme. E, se il Padre è il concetto assoluto - il seme -, la sua attivazione è "magia", energia viva, perfetta selezione -  fattività  pura (Marte).

Ma voglio stupirvi di più. Se Marte è energia Femminile, lo è ancor di più il vecchio Saturno: l'utero, la madre, il generatore del progetto, il limite, il tempo.

Adesso sembrerà più chiaro il concetto di Trinità noto a tutte le religioni. C'è un Padre, c'è una Madre e c'è un Figlio. E, se la religione cristiana ha sostituito la simbologia della Madre con quello dello Spirito Santo - una colomba o qualcosa di non meglio definito - credo sia stato per ragioni sessiste. Antiche, probabilmente, ma sessiste.

... fermarsi,  per "scoprire"...
- dimenticare per conoscere -

Ricordo che il concetto di maschile e femminile è diverso da quello che comunemente concepiamo. Le parole suscitano in noi sensazioni e stati precisi. Dissociamoci da questa staticità e apprenderemo meglio il senso di energia Maschile e Femminile. Ogni volta che sentiamo nominare le parole: maschile e femminile, la nostra mente ci "costringerà" a visualizzare un uomo o una donna, quindi il nostro cervello tirerà fuori tutte le conoscenze che ha su uomo e donna: fattezze fisiche, qualità classiche, differenze naturali. No! Dovete provare a visualizzare un dono, energia maschile, e il suo utilizzo, energia femminile. **Ti regalo un pallone - dono, energia maschile, quello che c'è - e tu diventi un calciatore - energia femminile, l'utilizzo del dono, la sua sperimentazione. Potresti diventare un giocatore di pallacanestro o di calcio, dipende da come "sperimenti" il dono. Questo si intende per energia maschile, attiva, ed energia femminile, ricettiva. Il dono e come lo si utilizza.

Quindi, il nostro Dio (o metteteci la parola che più vi piace), è il sesto grado del Dio Inafferrabile, il Sole - la rappresentazione dell'anima, il collegamento fra noi - corpo - e Dio. Oppure, Dio, è il terzo: Saturno, il progetto, il limite, colui che estrapola dal "tutto" una struttura "qualificata" e perfetta. O, forse, il nostro Dio è il quarto livello: Giove: i doni, il Paradiso Terrestre, l'abbondanza, il giusto. Oppure il quinto: Marte, il Dio degli eserciti, l'attivo, il fattivo, la selezione, il taglio dell'inutile.

Ma credo che pochi o nessuno arrivino a costruire miti o a percepire, in un modo o in un altro, l'unico Dio Inafferrabile, il numero uno. Nemmeno la seconda emanazione viene presa in considerazione dalle nostre percezioni. Immagino che a questi livelli si possa parlare di Idea (prima emanazione assoluta) e trasmutazione della stessa in questo livello percettivo (seconda emanazione del Dio Inafferrabile). **Rendere l'idea (emanazione 1) manifesta in questa dimensione, come un riflesso (emanazione 2) di qualcosa che specchiandosi o sdoppiandosi proietta sé stessa, da un livello ad un altro: uno vero (Dio, il numero uno, l'Inafferrabile) l'altro virtuale (il due, il riflesso/lo specchio/ la nostra dimensione - interamente ad "immagine" dell'Uno)... Dio che si osserva...Chissà.

continua