LA REGIONE DEGLI ARCHETIPI

" Non posso fare a meno di considerare la reazione che comincia a manifestarsi in Occidente contro l'intelletto... in favore dell'intuizione, come un segno di progresso culturale, un ampliamento della coscienza oltre i limiti angusti posti da un intelletto tirannico".

C.G. JUNG

giovedì 31 dicembre 2015

Dall'Idea al Figlio


Se volessimo ricapitolare quanto già detto (post precedenti) ci troveremmo davanti ad una situazione di questo tipo:

1 il Dio Inafferrabile non lo concepiamo affatto. Idea?
2 il suo riflesso, trasmesso in questa nostra dimensione, è inarrivabile: più grande di noi. Il Tutto? Spazio?
3 intuiamo la perfezione perché il suo limitarsi la rende arrivabile. Si determina il progetto. Tempo?
4 il progetto si arricchisce del necessario per esprimersi. Doni.
5 selezione e attivazione dei doni. Forza.
6 equilibrio fra doni e attività. La perfezione. Il riflesso percepibile del Dio Inafferrabile. Il Sole. L'anima.





Inoltre, tralasciando almeno per il momento i primi due livelli, abbiamo detto che, per agevolare l'intuizione, abbiamo dato forme visive ai livelli successivi - cioè il terzo, il quarto, il quinto e il sesto - con le seguenti divinità o pianeti:

1 ne parliamo dopo
2 ne parliamo dopo
3 Saturno
4 Giove
5 Marte
6 Sole

Abbiamo considerato il nostro Dio - quello pregato e sottolineato dalle religioni - il sesto livello, il Sole - pur non dimenticando che in alcuni casi potrebbe essere rappresentato dal livello terzo, Saturno.

Abbiamo osato di più paragonando i "pianeti" a personaggi e momenti biblici importanti:

Saturno, Iave. La struttura. Il Numero.
Giove, il Paradiso Terrestre. Il Padre.
Marte, la Cacciata. La Madre.
Il Sole, l'identificazione, l'identità, Gesù. Il Figlio.

Abbiamo addirittura sfatato il mito della "mascolinità" di Marte, trasformandolo in madre generatrice. E lo stesso abbiam fatto con Saturno (l'utero).

Potremmo continuare con le simbologie sparse un po' dappertutto fra miti e testi sacri, ma per il momento tanto basta. Qui era interessante "visualizzare" la possibilità di un Dio che si evolve attraverso le nostre esperienze. Più vita facciamo più lui acquisisce dati, capacità. Potere.

Chi si evolve, ripeto, è la "quantità" di Dio che "necessita" per fare un uomo. Il Dio Inafferrabile, il numero Uno Assoluto, è altro. Il nostro Dio è il Dio emanato per organizzare la nostra dimensione. Emanato proprio dall'Assoluto in persona.




Essendo lui in noi, è come dire che noi siamo emanati per organizzare questa dimensione. Ma "noi" e il "nostro Dio" non abbiamo un indirizzo determinato. Tutto è variabile e in continuo divenire. Nulla è precostituito. Parola d'ordine: creare, divenire...
Possiamo ipotizzare che il Dio Assoluto, il numero uno, conosca tutto e tutto abbia già preordinato. Ma ciò è irrilevante nei nostri "livelli inferiori" (immagino). Non siamo fatti per giungere in quei posti e comprenderli. Noi possiamo solo "conoscere l'esperienza" proiettandola in questa dimensione (realtà percepita) ed "esaudire il desiderio"...
La quantità di Dio che ci consente di essere uomini è inconsapevole del futuro e crea (grazie al mezzo chiamato corpo o materia) le evoluzioni della nostra dimensione. L'obiettivo è portare il Paradiso in Terra.

Ergo, Dio si evolve. Grazie a me Dio si fa la barba. Impara.

Se volessimo girarci da un'altra parte, approfittando del famigerato motto: come in cielo così in terra, potrei portare la vostra attenzione ad osservare quello che succede al corpo, o al carattere, o alla nostra spiritualità o ai rapporti interpersonali ecc.. nel corso del tempo (esperienza). Tutto è in continuo divenire. Tutto si trasforma. Evolve.
Evolve il nostro carattere, la nostra spiritualità, la nostra capacità di condividere, di accettare o rifiutare. Diventiamo tolleranti o forse intolleranti. Grassi, o dimagriremo. Malati, o saremo sani, o guariremo. Tutto cambia. Tutto si trasforma.
Per riflesso frattale affermo che ciò chiarisce e sottolinea il concetto di un Dio che si evolve.
Come in cielo così in terra. Dunque, come in terra così in cielo.
Ma, ripeto, parliamo solo di quello che percepiamo. Oltre io mi fermo.
In buona sostanza, essendo noi gli organizzatori della materia, siamo noi a determinare presente passato e futuro di questa dimensione. Evolviamo evolvendo la nostra "dimensione".

Possiamo raggiungere livelli alti o bassi a seconda della direzione che diamo alla nostra divinità creatrice. Non c'è direzione o calcolo nel divenire. Tutto è lecito. Tutto è esperienza. Tutto arricchisce il nostro Dio: la nostra quantità di Dio.

Se non c'è calcolo nel divenire il futuro è illimitato. Se tutto può accadere qualsiasi futuro è possibile.

Così arriviamo ad identificare due concetti importanti: il primo che siamo noi gli artefici del nostro destino - limitatamente ai doni ed energie natali ricevute (o scelte!) -, il secondo è che ogni esperienza (vita) reca in sé un percorso concepito al solo fine di strutturare e divinizzare la nostra dimensione. Tutto è "giusto".

Magnifico è il serial killer, che accende la consapevolezza del nostro essere creatori e non distruttori. Magnifica è la guerra, che blocca un ovvio percorso/karma nefasto per proporre altre vie.
Magnifica è la crisi, che offre un'opportunità di crescita - direbbero i cinesi.

Queste affermazioni vanno lette alla luce delle considerazioni precedenti. Sono ovviamente riferite ad un atto di Creazione in divenire: in evoluzione. Tendente alla perfezione (riflesso del Dio Inafferrabile).
Ed è facile intuire che queste affermazioni splatter in realtà sono congruenti all'azione del livello cinque, Marte - la selezione dei "doni", che si attiva per giungere all'equilibrio perfetto, dato dal Sole (Sole: la sesta emanazione, l'anima: il riflesso individualizzato e percepibile del Dio Inafferrabile). - Come se, il Sole, rappresentasse la pace raggiunta dopo la guerra. L'equilibrio, la bellezza, la giusta via. La resurrezione. - Connessione perfetta fra il "mondo di sopra e il mondo di sotto".

Siamo liberi di evolvere individualmente come meglio preferiamo (o possiamo!). Siamo liberi di utilizzare la nostra "quantità di Dio". Tutto in armonia al progetto del Dio Inafferrabile (il numero Uno): giungere alla spiritualizzazione della Terra - (un pianete di "collaboratori"!)

- Allontanarci dal nostro "desiderio originale" raffredderà le nostre potenze. Accumuleremo troppo Karma (disarmonie) e, probabilmente, "smetteremo di accumularlo" per "imprevista sospensione della esperienza" (morti premature?).
Speriamo non accada lo stesso alla nostra civiltà, che spesso tende ad allontanarsi dalla strada del divenire, rinunciando al "senso" e alla lotta per ritrovarlo... accumulando Karma.





Siamo interpreti che smarriscono il copione ed improvvisano ruoli. Vestire la Maschera più comoda ci fa campare...Invece, Vestirsi a Festa, sfruttando tutto il bagaglio, ci promuove al ruolo di "protagonisti".

Tendiamo al divino. In troppi preferiscono "dimenticare" tale responsabilità. Questo è il nostro peccato.

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Magnifico è il male che arreca dolore 

e accende la sveglia che desta il germoglio.

                                                                                  oiraM iD