Se Dio fosse in grado di farsi la barba non ci avrebbe
creato…
Come?... (Vi immagino già corrucciati coll'espressione
tipo: oiraM iD (che sarei io) ma che vuoi dire!?)
Ve lo ridico in un altro modo. Dio grazie a me si fa la
barba.
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...ENERGIA NELLA MATERIA... |
Avete mai sognato di vincere al totocalcio o alla lotteria, o
avete sognato di fare l’amore con la più bella del paese o col più bello, oppure
avete mai desiderato una piscina con palme intorno, nel vostro giardino? Ebbene, certo
che lo abbiamo sognato… chi di noi non lo ha fatto?
A prescindere dalla risposta, il senso è che "noi possiamo farlo". Dio, senza di noi, non lo
può realizzare.
Noi siamo il suo tramite per esaudire il desiderio. Noi percepiamo e facciamo
esperienza. Lui non può. Lui è già tutto!
Anzi, lo riesce a fare grazie a noi: il suo canale in questa
dimensione.
Sole : Spirito che si individualizza.
Immagine di Dio. Irradiazione. Anima. Bellezza.
- Ma, Dio è tutto! ...dunque, che vuol dire che senza di noi non può "realizzare"?
- Ma, se Dio è tutti i desideri, come può "conoscere" o fare "l'esperienza" di quello che già è in lui?
Frammentandosi.
Per
conoscere i desideri e farne l’esperienza, ci ha creati. Noi siamo suoi "frammenti", abilitati a percorrere tutto il "mosaico" (le infinite possibilità contenute in Dio).
Il suo desiderio
coincide con noi: ad uno a uno. Noi siamo un suo desiderio (frammento). Ergo, noi siamo lui. Limitati, per aver la possibilità di "risalire" a lui - (scoprire, fare esperienza).
- Ma, Dio crea!
Quindi, noi, per essere come Dio, ma qui in Terra (dimensione della materia), dobbiamo creare.
D'altronde, Dio, crea per donarci
la soddisfazione dei nostri desideri! - Che sono i suoi!
Noi, dunque, dobbiamo
creare per soddisfare i nostri desideri … (che sono i suoi!).
Se Dio desidera donare (per gioire lui stesso) e se noi siamo i suoi "sperimentatori del desiderio" (emanazioni) in questa dimensione, possiamo affermare che siamo contenitori di
Dio preposti a donare i nostri
talenti (come fa Dio!), per trarne gioia (come fa Dio!).
Se visualizziamo il concetto a livello frattale è come confermare che noi
siamo "immagine di Dio". - E, questa affermazione, è vecchie e saggia.
**Al posto di “Dio” metteteci la parola che più vi affascina.
Ripeto: se dobbiamo emanare i nostri doni (talenti) agli altri - come fa Dio - allo stesso modo di Dio ne
proveremo gioia!
Ve lo dico in lingua comune. Il senso dell’esperienza terrena è: diffondere la nostra natura individuale nel
circostante. Armonizzare il nostro "frammento personale" all'insieme dei
frammenti di Dio.
Fare qualcosa per
qualcuno ci donerà un brindisi di felicità.
Cooperare fra di noi, frammenti, esalta il desiderio di Dio - che è unico per tutti: si chiama gioia.
Dio si è posto
l’obiettivo di godere di sé.
È evidente che Dio è un bonaccione e un goliardico. Ma, per
godere di sé, deve dimenticare sé e riscoprirsi, un pezzo alla volta, per gustare
la gioia: per conoscerla.
In realtà, dimenticare sé nell'immensità di sé, sarebbe
stato possibile solo se avesse lasciato il suo luogo e le sue vesti
naturali per avventurarsi - in sembianze nuove (come un sogno?) - in altro luogo e altre vesti . Sdoppiarsi?
L’altra sembianza di sé - separata da sé (l'uomo) - ebbe l'incarico di manifestare i
desideri (di Dio), per conoscerli: farne l’esperienza *(Dio si sdoppia, si sveste e dimentica sé [si limita] per scoprirsi e godere di sé [risorgere/ritrovarsi] tutto ciò nella dimensione della "carne" o materia)
**La manifestazione dei desideri (l’uomo) viene esaltata dalla compresenza dell’immensità di Dio, l’origine di tutti i desideri. Ma, badate bene: noi siamo in Dio, ma Dio non è noi!
Noi non siamo erba e non siamo vento. Dio è erba ed è vento. Noi percepiamo Dio e siamo in Dio. Lui è in noi, ma non è noi. Lui è anche in tutto il resto del creato! Noi no...
**Al posto di “Dio” metteteci la parola che più vi affascina.
Ed eccoci arrivati al mitico concetto del "libero arbitrio". Che non è altro che la sottoscrizione e la
consapevolezza dell’immensità inarrivabile di Dio.
Non siamo noi ad
essere liberi, ma è Dio che è immenso.
Percorrendolo, per sperimentare i
suoi desideri, percepiamo il concetto di libertà dell’arbitrio **(anche un filo d'erba, o il vento, sono, come noi uomini, sono permeati dalla presenza di Dio. Ma essi hanno il dono dell'armonia/perfezione in questa dimensione. Non sono assoggettati all'esperienza individuale. )
Dio è immenso ed illimitato, dunque, noi (suo riflesso), siamo illimitati ed immensi, pur nel nostro limite (dimensione materiale: vita e morte. Tempo). - "Dio, in questa dimensione/realtà, ci ha donato il libero arbitrio", ma, da adesso, questo concetto "antico", visto dal nostro punto di osservazione, pone l’uomo strettamente
saldato a Dio e alla sua immensità. Detto alla vecchia maniera, il libero arbitrio, pare più una gentile
concessione fattaci da Dio. Invece è una sua necessità. Una necessità essenziale per realizzare il suo "disegno".
Dio, per scoprire sé stesso, non può limitare il
suo altro da sé - ma di sé - . Il Limite imposto è un trampolino di lancio per nuove conquiste. Siamo limitati (dimensione) per conoscere e rompere i limiti (superare l'apparenza), e risalire (materia spiritualizzata). - Noi (quelli che percepiscono e soddisfano i
desideri di Dio, desiderando i propri) siamo
illimitati - i nostri limiti coincidono con i limiti che Dio stesso si è posto in questa dimensione ...(Ed è certo che, per "superare i propri limiti, l'uomo si esprima al meglio condividendo i propri talenti e completandosi (amare) con gli altri)
Tutti insieme siamo il disegno completo di Dio. Ad uno a uno siamo i suoi singoli frammenti del disegno. Facciamo parte di un tutto, di cui rappresentiamo una specifica caratteristica.
**Ricordiamoci che Dio "limita" sé stesso (uomo) per consentire la "scoperta/esperienza" di sé stesso (Paradiso in Terra. Materia che si spiritualizza)
A cosa serve tutto ciò?
Facciamo parte di un tutto, di cui rappresentiamo una specifica caratteristica.
Semplicemente a ricordarvi che
noi non siamo un solo Segno Zodiacale, ma siamo potenze senza limiti. In noi ci sono tutte le potenze
(siamo frammenti di Dio!), alcune di esse specializzate e più sensibili di altre
(caratteristiche natali/specificità). Ma siamo liberi di esprimerle (
illimitati nel limite dimensionale). Liberi di fare l'esperienza. Liberi di imparare.
**( I cabalisti raccontano che Dio, nell'atto di limitarsi per risalire a sé stesso, abbia avuto un atto di "rifiuto" al limite concepito. Una parte di sé concepì il "limite", l'altra lo rifiutò. La parte di Dio che rifiutò il "limite"[Angeli Ribelli? - Angeli ribelli, Male, Satana, Ostacolo ecc...] consente il superamento e lo stimolo per compiere l'esperienza alla parte che lo accettò ... -* visualizzare semplifica la comprensione)**
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Marte: il Signore degli Angeli Ribelli |
Diventa chiaro che, se in questa esperienza dimensionale non
doniamo le
nostre qualità agli altri, compiacendoli, senza nulla in cambio (come fa Dio), non
diventeremo mai
desiderio di Dio
espresso (necessari alla sua riscoperta). Anzi, saremo refrattari a Dio. Non conosceremo la gioia.
( - Creo soltanto se c'è un atto di trasmissione (dare) fra me ed un altro...Cosa creo se sono solo?)
Quando si ama si dona senza nulla in cambio, se non per il
desiderio di veder gioire l’altro.
Quando si "crea" lo si può fare solo se c’è un altro insieme a
noi, proprio per fare qualcosa per lui.
Cosa creo se sono solo? – (Nessun compiacimento! nessuna condivisione!… non mi resterebbe che creare un altro per fare qualcosa per lui - *come ha fatto Dio creando l'uomo).
Avete mai salvato un gattino ferito? Avete mai avuto un
cagnolino accucciato sulle vostre gambe? Cosa sareste disposti a fare per i
vostri figli? E per cosa in cambio?...Nulla; ma quanta gioia nel vederli felici!
In questi casi riflettiamo Dio.
Dare senza riserva.
Concedere i nostri talenti.
Armonizzarsi ed essere necessari alla dimensione che stiamo sperimentando.
Essere necessari, tutto qui. La nostra energia aumenterà a dismisura. Sarà
Dio stesso a caricarci di linfa nuova. Per dare ancora, senza limiti. (come fa Lui).
Noi siamo tutta la ruota dello Zodiaco. Tutte le potenze di Dio sono contenute in noi. Di tali potenze ne esalteremo alcune più di altre.
Conoscersi facilita la scoperta del percorso "idoneo" per esprimere al meglio le "potenze" personali (desiderio di Dio in origine).
Conoscere i simboli delle potenze "natali" agevola la possibilità di evoluzione, da uno stadio materiale ad uno spirituale (materia spiritualizzata - Dio in Terra).
Espandere il concetto di "conoscenza" di sé (o: "ricerca del desiderio specifico di Dio, in noi") a largo raggio - (dal personale al generale, generazionale, sociale...) -, agevola le possibilità di evoluzione di una comunità intera, di una società intera: dell'umanità intera - (dal piccolo al grande/come in cielo così in terra).
*Diffondete la conoscenza, diffondete il concetto di
empatia, di sensazione, di
visualizzazione, di gioia…diffondete Dio. Lui ve ne sarà grato.
Cominciate adesso a fare qualcosa per qualcuno.
Armonizzate il vostro personale talento con la nostra dimensione.
Siate il "frammento" giusto al posto giusto. La "gioia" vi
verrà a cercare…e vi troverà.
**Al posto di “Dio” metteteci la parola che più vi
affascina.