Adesso dirò qualcosa di particolare...abbiate venia!
L’anima, vivendo, si evolve. Di conseguenza l’esperienza consegnata al Padre sarà di
qualità superiore a quella ricevuta in origine.
Ricordate la parabola dei talenti? … Andate a rileggere.
Ebbene, se l’anima evolve vivendo, e se l’anima è un
riflesso del Dio Inafferrabile che si rivela, il Dio inafferrabile stesso,
vivendo l’esperienza dell’anima incarnata, si evolve.
Dio si evolve grazie
all'esperienza che vive ognuno di noi.
È un Dio in evoluzione.
Acquisisce esperienze ogni volta che qualcuno vive.
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RIFLETTI! |
Il concetto di infinito boccia questa mia tesi: Dio è
infinito, quindi tutto è in lui, nulla è inesplorato o sconosciuto…E questo è
vero.
Ma abbiamo idea di cosa ci possa essere oltre l’infinito?
- Come? Direte: oltre l’infinito? Ma se è infinito è…infinito! Nulla ci può essere
oltre!
Anche questo è vero, ma solo per la nostra mente. Anzi:
qualcuno di voi mi sa dire che cosa è l’infinito? E se c’è un infinito (che non
finisce mai) ogni punto è centro o periferia, ma anzi no! Non c’è un centro e
una periferia se non c’è un punto di riferimento e, nell'infinito, anche il
tempo e il movimento sarebbero indefiniti proprio perché il concetto è fuori
dai nostri modelli archetipici di comprensione. Non siamo programmati per questi
livelli. Il nostro è un livello sottostante. Noi percepiamo proprio perché siamo caratterizzati dal "limite".
Il limite (capacità di raggiungere traguardi) ci impone una conoscenza caratterizzata da tappe. Come un percorso scolastico. Dal rudimento più semplice a quello più elevato. Impariamo a diventare Dio...la strada è lunga!
E ciò si evince anche dalla
brutalità di gruppo e individuale dei soggetti
evoluti e “associati” che
dominano questo pianeta (lobby). - Sterili “ego” corporei disgiunti dall'anima, convinti
di sapere, ma con tanto ancora da imparare.
Immaginate un bimbo prima del parto, nel grembo materno.
Felice, al caldo, nutrito, immerso nell'acqua. Poi, ad un tratto, “muore” e
nasce in questa vita: senza acqua, ma respirando col naso e i polmoni. Senza
calore, ma coprendosi per temperarsi. Non più nutrito: masticare e ingerire
diventeranno un obbligo. Avrà denti, si allungherà, ingrosserà, camminerà.
Immaginate di raccontarglielo mentre sta nel grembo della mamma: vi prenderebbe
per matti!
Quindi, essendo chiaramente limitati, o meglio: essendo
magnifici per questa dimensione e consapevoli dei limiti di comprensione ai
quali la nostra mente tende, possiamo effettivamente essere certi che oltre
l’infinito non ci possa essere nulla? Non lo sappiamo, punto e basta. L’infinito
cos'è? Forse c’è un infinito per noi e un infinito per qualche altra entità.
Forse ci sono dimensioni diverse di infiniti. Quindi se dico che Dio vivendo
tramite ognuno di noi accresce la sua potenza, potrei essere smentito solo su
base religio/nichilista - (che non so
se si può dire ma rende l’idea).
Dio grazie a noi si supera, sperimenta sé stesso. Le cadute
e le risalite dell’umanità sono i tentativi di Dio di emanciparsi nella carne. Vuole
diventare il Signore, oltre che dell’idea, anche della materia. Purtroppo, però,
questo compito sperimentale lo ha affidato a noi…lui ci guarda e prende
appunti. E' convinto che con le sue rivelazioni e i suoi "messaggi", pian piano, scaleremo vette più alte per giungere a lui. Ma qui, in questa dimensione.
Per Dio tutto va bene, basta che si faccia esperienza.
La strada da seguire
è chiara: ognuno di noi deve seguire la propria natura individuale, condividerla e "crescere (fare esperienza - divenire).
Ma, questa umanità, ha dimenticato tutto della propria natura
individuale, confacendosi a schemi sociali che limitano lo spazio e le
vibrazioni personali.
Dio, in questi anni (epoche) ha sperimentato l’odio di sé stesso. La
sua rivelazione - tramite i testi sacri, i mistici, la spiritualità, i simboli
- oggi si è annacquata. Forse per alimentare un futuro desiderio di amore di sé,
proprio per l’attuale assenza.
Più che una speranza è una certezza karmica (direbbe qualcuno): tanto male porterà
eguale bene. La bilancia non
fallisce mai.
Stiamo imparando ad amare questa dimensione, e lo facciamo
deturpandola inconsciamente, per capirla e per poi apprezzarla, rispettandola.
Abbiamo dapprima imparato ad usare il corpo, e sono passati
millenni. Poi abbiamo imparato anche a curarlo. Adesso stiamo scoprendo energie
ultra corporee. Pensate alla Filosofia, alla Psicologia, alle Religioni, alla
Spiritualità: stiamo imparando ad usarle.
Come abbiamo fatto col corpo - trasformandoci da pelosi,
brutali e dominanti in depilati, intelligenti, egoici arrivisti e missionari - così faremo col la
psiche, trasformandoci da piccoli ego non identificati e schedati (attuale situazione!) in coscienza
pura e costruttiva (materi spiritualizzata).
I "capetti" del mondo
sono ignari di ciò. Loro tendono ad educare le società, altrimenti
ingestibili e fuori controllo. Da un certo punto di vista il loro desiderio di
dominio per “educare” è sensato. Abbiamo già detto che la qualità umana media è effettivamente scadente, quindi il loro
intervento potrebbe essere un compito necessario - anche per limitare peggiori
disarmonie sociali.
Il presupposto scema nel momento stesso che tali signori
pongono il potere e il possesso come scopi primari del loro intento, tralasciando il concetto
educativo ed evolutivo della specie.
L’indifferenza che il
sistema di governo mondiale, occulto più o meno, pone nei confronti di una
singola esistenza, è imbarazzante. Una vita vale zero. Questo concetto
specifica e sottolinea che l’attuale elite, pur necessaria per certi versi, ad
oggi manifesta chiaramente la sua mancanza di struttura animica in virtù di una
pesante bramosia materiale.
Oggi è considerato saggio annientare parte delle popolazioni terrestri per agevolare il futuro e la vivibilità, tralasciando il concetto che sette miliardi di "desideri divini" possano essere più efficaci e vincenti di soli cinquecento milioni.
Siamo ancora troppo vicini al livello animale, questi
signori ne sono l’evidenza. Loro, in ogni caso, rappresentano il nostro massimo
grado evolutivo [e ciò è palesemente vero quanto scandaloso].
Ma cresceremo, partendo proprio da questi atteggiamenti
sprezzanti. Prenderemo pian piano coscienza del nostro potenziale individuale e ci accorgeremo dell’immenso potere dell’aggregazione.
Aggregazione, lo ripeto. Una società che coopera è diversa
da una società che globalizza.
Globalizzare vuol
dire annettere a sé. Cooperare vuol
dire: costruire con.
Noi siamo nati per
cooperare ed elevare Dio: migliorarlo. Dio grazie alle nostre esperienze si evolve.
Affrontandoci l’un
l’altro o provando indifferenza per gli altri confermiamo il nostro rifiutare
“l’appartenenza” a Dio. Lo neghiamo. Gli impediamo di evolvere e raggiungere i
suoi progetti.
E, alla fine, ci deve pensare lui a rimettere le cose in
pista. In un modo o in un altro…Questione
di bilancia…ricordate?
**Al posto di “Dio” metteteci la parola che più vi affascina
… tanto è uguale.