Proveremo a leggere un tema natale famoso che chiameremo
genericamente
“il giovane”. Io conosco il soggetto in questione e sono di certo
condizionato. L’esempio serve soltanto per mettere in pratica il nuovo
metodo di indagine astrologica e provarne la tenuta. Ovviamente sottolineerò solo
veloci flash back.
Lettura solo in positivo, come mio solito. Gli ostacoli sono
disarmonie fra l’energia del cielo e la nostra risposta. Il cielo emana solo
potenzialità. Noi creiamo gli eventi, belli o brutti, a seconda della nostra
“riflessione” dell’energia. O assorbiamo ed emaniamo (energia che fluisce),
oppure assorbiamo ed implodiamo (energia che blocca). Il tutto a seconda del
nostro grado di evoluzione animica.
Bilancia 27 e si
completa in Scorpione fino a 24 - in
esterno (settima): Ariete e si completa in Toro.
Mentale e analizzatore; ipnotico, trasformista; manifesterà leadership,
energia, abbondanza fisica e materiale.
Venere e Mercurio in settima, seconda decade del Toro.
Esprimerà il dono della comunicazione e dell’armonia in maniera accumulante. Potere materiale e sulle
persone. Comunicare in grandi spazi, ambienti di bella struttura. Fisicamente
dotato. Esprimerà il dono del rapportarsi con persone facoltose.
Scorpione 24 e si completa in Sagittario fino al 27 ….in esterno: Toro fino a Gemelli.
Darà energia in prevalenza alle capacità ipnotiche e
rigenerative che ha ottenuto dal Padre Eterno.
Energia tale da espandersi in una direzione specifica: Filosofia, religione,
cultura.
Esprimerà lentezza nel manifestare i suoi lati segreti,
ipnotici, poi esalterà l’energia viaggiando e comunicando. Parole, parole,
parole....
Sole in ottava, Toro. Il corpo è il suo Totem ma anche il
suo “segno del destino”. Proprietario forte e stabile.
Luna in Gemelli. Energia ai viaggi e al modo di comunicare
“superficiale”: per tutti, vicino alle masse.
Personalità vicina al mondo dei giovani.
Si esalta in quest’asse il potere materiale, l'immagine e la comunicazione in movimento.
Sagittario 27 fino ad Acquario 5, comprime il Capricorno….in
esterno: Gemelli fino a Leone, comprime il Cancro.
I doni che arrivano per questa esperienza e l’energia che li
attiva determinano un’anima atta all’espansione di sé e delle sue conoscenze.
Alla profondità degli argomenti, un altruista che si esalta nell'apparire. Maestro
severo, rigido ma alternativo nelle scelte. Quest’anima in esterno manifesterà
prevalentemente la giovinezza, empatia e sensibilità condite dall’arrivismo e
dal protagonismo del Leone (teatralità).
Plutone in Cancro, in nona, suggerisce studi “occulti” e
casa (intesa come dimora personale) in espansione. Come se tutto fosse casa
sua.
Quindi un maestro sensibile che comunica alternative e lo fa da protagonista.
Acquario 5 e si completa in Pesci fino al 9….in esterno: Leone,
Vergine.
Un’incarnazione diversa dal consueto, alternativa, tendente
all’universalità, agli ideali, ai “credi religiosi” alla non materia.
Urano in prima decade Pesci, in quarta casa: completamento
“emozionale” alternativo, fuori dalla norma.
Al M.C. Nettuno e Giove congiunti in Leone. Un completamento
in esterno (espirare le energie) simile a quello di un re. Ma un re con Nettuno
è un Re “particolare”. Attore. Divo.
Star. Guru. Santone. Di estrema razionalità e coerenza. Potrei dire "Papa"...
Quindi l’anima che ci appariva come quella di un maestro
alternativo, vicina ai giovani e in continuo movimento, adesso ci dice che si
troverà una radice che evidenzi le sue “caratteristiche” ideali (fase di
inspirazione delle energie, sotto l’orizzonte), in maniera da fruttare (in
esterno) come una Star “nettuniana”..
Pesci 9 e si completa in Ariete 6…Vergine e Bilancia in undicesima.
Il Talento di questa anima è la capacità di svincolarsi da
quel che appare reale. Da sottolineare l’altruismo (da missionario) e la capacità di vittoria, di primeggiare.
Il tutto apparirà moderato, quasi espresso con umiltà e meticolosità. Da buon
preside o insegnante o direttore. Un artista. Un artista dipendente…
La mente brillante, armonizzata fra cielo e terra (seconda decade Bilancia), completa
i talenti.
Il talento pare sia il rendere
materiali le sue speculazioni mentali, i suoi “credo”. Creare i suoi
“sogni”.
Ariete 6 fino ad Ariete 27 … in esterno: Bilancia.
Esperienza di vita che prevede vittorie e combattimenti per
giungere alla conquista. In esterno si sottolineerà la realizzazione
dell’armonia con gli altri. Un leader di popolo che diventa esteta.
Marte in Bilancia, congiunto all'Ascendente, in dodicesima e
retrogrado: modo unico o inusuale di manifestare l’equilibrio e “particolare”
sarà la sua relazione con il mondo (esperienza). Subire le norme e adattarsi.
Lottare usando la forza della propria interiorità e non la forza delle “armi”(Marte retrogrado).
Pare che questa esperienza venuta dal cielo con i suoi doni
(prima/settima), dopo averli sottolineati (seconda/ottava) ed essersi
identificata/caratterizzata (terza/nona), si è incarnata per generare (quarta/decima)
un talento (quinta/undicesima) che gli “fornirà” l’esperienza prevista in
origine (sesta/dodicesima).
Questa esperienza ci sembra chiaramente quella di un lottatore vincente
e mentale, spirituale di certo, che tenderà a
manifestarsi come protagonista, relazionandosi con tutti approfittando
della particolare “personalità” nell'armonizzare chi incontra. Forza, ricchezza
materiale e interiorità sembrano ben sottolineate. Grande adattabilità. Vuole, e
si adegua per ottenere.
Eviterò di dettagliare l’infinito che ci sarebbe da
dettagliare, qui voglio solo evidenziare l’efficacia dell’archetipo. È
evidente che una Bilancia, in ascendente e in dodicesima casa, con Venere in
settima, per esempio, è di certo un dato interessante da approfondire, come la
congiunzione al M.C. fra Giove e Nettuno in Leone ecc…
Ripeto, conosco il soggetto e non amo le previsioni a
“posteriori”, preferisco predire a priori!
Ergo, accontentiamoci del sunto del sunto del tema per verificare semplicemente
l’efficacia del nuovo metodo.
Abbiamo dato caratteristiche e
signori nuovi ad ogni casa. Il senso
generale poco si allontana da quello noto per tradizione, ma indica meglio la
funzione dell’energia indagata.
Ricordo che la lettura del tema è solo in positivo e, quando
si verificano eventi negativi, è solo per il mal funzionamento in ricezione e trasmissione delle potenze
che ci regala il cielo.
Consegnare ai segni Zodiacale le qualità dei “nuovi
reggenti” delle case è chiaramente un ampliamento dell’identità del Segno
stesso, che risulterà decisamente più comprensibile nel contesto in cui si
esprime.
Dare all'Ariete anche le
caratteristiche di Giove, o dare al Toro anche
le qualità di Marte e così via, associano l’idea archetipica della Ruota dello
Zodiaco (così per come la conosciamo) alle fasi dell’Albero della Vita della Cabala - le fasi generata dalla Sephira Binah (Saturno). La prima delle quali la si identifica
con Giove, il dono, per scendere fino alla Luna: l’adeguamento, l’esperienza.
Nella nostra Ruota resta fuori la Terra, l’ultima fase
dell’Albero, ma in realtà la Terra è presente nello Zodiaco nel momento stesso
che noi lo osserviamo. La Terra siamo
noi.
Noi non stiamo lassù, ma qui. Osserviamo.
Per conto di Dio facciamo
l’esperienza delle energie donateci. Siamo i suoi delegati.
Ritornando al tema preso in esempio, è facile dimostrare con
il metodo
tradizionale che l’Ariete in
sesta fa un guerriero, un militare, un ribelle. Un “perseguitato” e un
persecutore. Un aggressivo o uno che riceve aggressioni.
Metterci dentro la potenza di Giove ne modifica indubbiamente
l’espressione. Infatti sostengo che gli Arieti - in assoluto - non siano “aggressivi”, ma dinamici. Sostengo anche che non siano affatto i più
“attaccabrighe”, anzi. Dinamici e difensori della giustizia. Potenti come
sono (Marte e Giove) spesso non si “moderano” davanti a quelle che, a parer
loro, sono “ingiustizie”.
Teniamo sempre a mente che la sola ricerca è sufficiente per svelare gli archetipi: frammenti di verità. L’uomo che cerca,
trova.
La tradizione si è perfezionata pian piano nel tempo, e molte “verità” hanno
superato la prova dei secoli confermandosi efficaci ancora oggi, anche a “priori”.
Proprio perché la ricerca, pur lenta e spesso annacquata o
deviata, da sola basta a far luccicare lampi di “verità”. Cercare qualcosa oltre il già noto è di certo un'esperienza costruttiva. Stimolante per raggiungere nuovi livelli di conoscenza.